Come nasce un post? Non si sa. Non c’è una regola. Ogni blogger ha le sue tecniche, elaborate nel corso del tempo, con l’esperienza e non so cos’altro. Nel mio caso, è tutto piuttosto casuale e funziona più o meno così.
Fase Uno: l’idea
Generalmente, fino a cinque minuti prima, brancolo nel buio più totale e non ho la minima idea di quale possa essere l’oggetto del prossimo post.
Di solito mi vengono in mente, una dietro l’altra, un certo numero di idee assurde, che scarto immediatamente, sugli argomenti più disparati, che non so nemmeno da dove saltino fuori.
Poi, quando ormai ho quasi perso la speranza di trovare un argomento qualsiasi che mi piace, su cui scrivere, senza particolare preavviso, mi viene un’idea.
Questa idea, di solito, si fa strada nella mia testa mentre cammino per strada; si capisce subito che è quella giusta perché, un minuto dopo, inizia un procedimento di scrittura mentale, nel corso del quale, sempre camminando, mi vengono in mente, una dopo l’altra, tutte le frasi che compongono il pezzo.
Se devo fare un tragitto lungo, riesco a pensare più o meno tutto; se il tragitto è breve, mi conviene camminare ancora un po’, altrimenti il flusso creativo si interrompe.
Se sto guidando, di solito sbaglio strada e mi ritrovo davanti alla casa dove abitavo prima.
Fase Due: la stesura del post
Subito dopo avere pensato il post, subentra il bisogno di metterlo immediatamente per iscritto, per paura che mi scappi dalla mente tutto quello che ho pensato (cosa che, infatti, succede quasi sempre se non scrivo subito); quindi devo agguantare il primo strumento che ho ha disposizione (lo smartphone), e trovare un posto qualunque dove fermarmi per digitare velocissimamente quello che riesco a ricordare.
Se non ho la possibilità di scrivere subito, devo farlo appena riesco, perché le frasi non saranno mai più così giuste come la prima volta che mi sono venute in mente.
Il vantaggio è che, a questo punto, la stesura è velocissima, e può essere fatta in qualunque momento della giornata, ed in qualunque posto mi capiti a tiro.
Mentre scrivo, aggiungo particolari, mi entusiasmo, rido da sola, in sintesi mi diverto un sacco.
Fase Tre: l’entusiastica condivisione

Dopo avere scritto il post, subentra la fase euforica (per esserci riuscita), e il grande desiderio di condividere ciò che ho scritto con tutti coloro che mi capitano sotto tiro.
Generalmente le vittime predestinate sono i tre folletti (che reagiscono con un certo entusiasmo, ma solo se non hanno nulla di più interessante da fare, cioè praticamente mai).
“Bambini, volete sentire quello che ho scritto per il blog?”; “sì mamma, che bello, magari più tardi, se mai anche stasera quando andiamo a letto”.
“Molto volentieri, mamma, ma magari la prossima volta non potresti scrivere qualcosa tipo sulle istruzioni di Minecraft, che tra l’altro va moltissimo”.
Altre vittime di primissima scelta sono le amiche (quelle più strette), alle quali viene sottoposto obbligatoriamente il testo fresco di stesura, senza la minima possibilità di replicare.
“Eccoti il nuovo post che ho scritto per il blog”; “oh grazie, che bello, lo leggo subito”; “bene, così mi dici cosa ne pensi e se ci sono errori di battitura”.
Tenendo presente che questo rituale si ripropone circa una volta alla settimana, si può capire il livello, molto elevato, di affetto di tali amiche, che generalmente si prestano alla tortura senza lamenti e/o tentativi di fuga.
Fase Quattro: la pubblicazione del post
Infine, il momento più critico, quello della pubblicazione.
E’ troppo lungo? Troppo corto? E’ troppo personale? Troppo generico? Fa schifo? Fa venire sonno?
Lo cambio tutto e lo riscrivo completamente da capo?
Che foto ci metto? Ne faccio una apposta che richiami l’argomento? Ne metto una che non c’entra niente perché ritrae il pavimento del bagno di un locale dove sono stata cinque mesi fa, ma quando l’ho fatta mi era piaciuta da matti?
Lo pubblico, non lo pubblico, lo pubblico, non lo pubblico, va beh, lo pubblico…
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Cara Ale,
i tuoi post sono sempre bellissimi e soprattutto molto delicati….ciao Anna Maria
Ciao Anna! Che gioia averti tra i miei followers…