Expo Milano 2015 è bellissimo. Una sola visita non basta. C’è troppo da vedere, ci sono code da fare, c’è stanchezza da smaltire, ci sono spettacoli da ammirare, cose da provare, cibi da assaggiare.
Bisogna tornarci più volte e, possibilmente, pianificare bene la visita; altrimenti si rischia di girare a vuoto, correndo da una parte all’altra senza concretizzare un granché.
Ci sono, inoltre, due tipi di visita.
Quella di giorno, indubbiamente più completa, che consente di visitare i padiglioni di tutte le varie Nazioni (padiglioni che, è bene saperlo, alla sera, sono in gran parte chiusi), e di assistere a tutte le iniziative in programma; molto comodo visitare il sito ufficiale www.expo2015.org e/o la pagina Facebook di Expo, che quotidianamente aggiornano sulle novità.
E poi c’è la visita serale (Expo by night), completamente diversa, che ha un altro tipo di fascino.
Io ho cominciato da questa, che mi è piaciuta molto, e ho preso degli appunti, in ordine sparso.
La visita serale inizia alle sette e finisce alle undici di sera (ma al Sabato e Domenica è prolungata fino a mezzanotte); il biglietto costa solo cinque euro, i bambini pagano ridotto (ma occorre il documento in originale, la fotocopia scannerizzata del documento non è sufficiente).
Uno
All’ingresso c’è coda; non coda drammatica, ma coda. Più che altro dovuta agli indispensabili controlli di sicurezza che, sebbene veloci, creano intasamenti inevitabili. Quindi, occorre armarsi di pazienza e aspettare il proprio turno.
Due
All’imbrunire il viale centrale (decumano) sul quale si affacciano i vari padiglioni è bellissimo, perché tutte le strutture si illuminano progressivamente in maniera diversa, e creano un effetto veramente suggestivo, tipo piccola Strip di Las Vegas.
Tre
I padiglioni sono tutti diversi uno dall’altro, con strutture architettoniche di grande livello, bellissimi da ammirare anche da fuori, e tutti hanno effetti di luci colorate particolari, studiati apposta per attirare l’attenzione.
Quindi, il semplice fatto di passeggiare lungo il viale centrale, guardando da una parte e dall’altra, è di per sé molto suggestivo.
La maggior parte dei padiglioni alla sera (almeno da una certa ora in poi) è chiuso, quindi non è possibile entrare a visitarne l’interno. Tuttavia, i padiglioni sono ugualmente molto animati e frequentati all’esterno, dal momento che molti di essi possiedono ristoranti e/o bar e/o lounge, presso i quali vengono costantemente organizzati, appositamente per le singole serate, momenti di intrattenimento, concerti, e spettacoli, in linea con il carattere delle singole realtà nazionali.
Quattro
Dj set, aperitivi, spettacoli musicali e di danza, tapas bar, e via dicendo, con proposte che variano continuamente (quindi, teoricamente, ci si può andare trenta volte e trovare sempre serate differenti).
Il viale centrale è coperto, tuttavia l’area dell’Expo, nel suo complesso, è scoperta, quindi meglio portarsi un ombrello, o un impermeabile, finchè il tempo non si stabilizza. E naturalmente scarpe molto comode, viso che si cammina, e tanto, anche semplicemente per passare da un padiglione all’altro.
Cinque
Si può cenare. Ci sono un sacco di soluzioni.
C’è Eataly, con gli stand di tutte le regioni italiane, ciascuno con le proprie specialità; si sceglie la regione, si acquista (al pianterreno) e poi si sale al piano superiore dove si trovano i posti a sedere.
E’ molto gettonato, quindi non è facilissimo trovare un tavolo libero così su due piedi.
C’è il Temporary restaurant dove cucinano, alternandosi, chef stellati, dove però è necessario prenotare anticipatamente, data la grande richiesta.
In molti padiglioni ci sono ristoranti con cucina nazionale più strutturati (tipo il Cafè des Chef della Francia o il ristorante all’interno del padiglione del Giappone) e/o soluzioni più easy, tipo corner con cibo tipico nazionale.
E, poi, ci sono molte postazioni di street food, sparse qua e là per tutta l’area Expo.
Panini con salumi prelibati, hamburghers, polpette e patatine fritte, e perfino un’ape car con sopra un vero e proprio forno a legna che sforna squisite pizze napoletane take away.
Insomma, ce n’é per tutti i gusti, ma è bene organizzarsi un attimo (specie con i bambini), perché non tutte le soluzioni sono praticabili con facilità, dato il notevole afflusso di visitatori.
Sei
Infine, ci sono gli spettacoli. Tutti dicono che sia imperdibile (non l’ho visto, ma tornerò solo per quello) “AllaVita” del Cirque du Soleil, in programma (da mercoledì a domenica) fino al 30 di agosto, che richiede un biglietto apposito, e non ha bisogno di troppe presentazioni.
Libero accesso, invece, per gli spettacoli di luci e colori che si susseguono, nell’arco della serata, presso l’albero della vita, e che vengono annunciati attraverso altoparlanti.
La serata vola; la sensazione che lascia è quella di un assaggio. Troppo importante andarci anche di giorno, per esplorare meglio i padiglioni al loro interno. Anche qui, credo, ci vorrà più di un accesso, ma con una buona pianificazione, ho la sensazione che si riesca a fare molto.
Vedrò di raccontare tutto in un apposito post.