Una gita gastronomica

Il mese di Novembre evoca colori, cibi, e atmosfere ben precise.

Tra i colori, quelli delle foglie e del bosco d’autunno; in particolare tutte le sfumature del verde, del giallo, del marrone e del rosso.

Quanto ai cibi: le castagne, il tartufo, la zucca, il melograno, i funghi.

Tra le atmosfere, le colline, i boschi, il camino, le caldarroste, il primo freddo.

Per unire tutte queste sensazioni, l’ideale è una ”gita gastronomica”, in una località dove si mischiano il profumo del bosco e quello della cucina (non c’è che l’imbarazzo della scelta).

Per me, il mese di Novembre coincide con le Langhe ed il Monferrato, e con il “pranzo della domenica”, che ormai capita una volta all’anno.

Quindi, la gita gastronomica è diurna, anche per poter smaltire il pranzo con una passeggiata tra le colline in cerca di castagne e ricci con i bambini.

Un posto speciale è vicino ad Alba, si chiama Il Centro, ed ha cibi sopraffini e atmosfera incantata, oltre ad una stanza con un enorme tavolo, quando il gruppo è sufficientemente numeroso, dove sembra di essere “a casa” (ma con la cucina di un ristorante di grande livello).

Si chiama Il Centro ed ha il pregio, come credo innumerevoli altri ristoranti e ristorantini della zona, di riportare un po’ indietro nel tempo, trasformando la gita gastronomica in una gita nel passato.

Una Mostra

Nickolas Muray Celebrity Portraits Genova Palazzo Ducale 16 ottobre 2014 – 8 febbraio 2015.

La mia mostra di Novembre è la mostra fotografica di Nickolas Muray allestita a Genova, a Palazzo Ducale (fino all’ 8 febbraio 2015), in concomitanza con la più conosciuta mostra, presente nello stesso contesto di Palazzo Ducale, dedicata a Frida Kahlo e Diego Rivera.

Il titolo della mostra è Celebrity Portraits e la ragione del collegamento è la presenza, tra i ritratti fotografici, di una intera sezione dedicata a Frida Kahlo, amica personale del fotografo e, per un certo tempo, legata a lui da una intensa relazione sentimentale.

Oltre alla sezione dedicata a Frida Kahlo, che occupa uno spazio a sé stante, ci sono meravigliosi ritratti, per lo più in bianco e nero, scattati dagli anni venti in poi, di tutti i più importanti personaggi del mondo artistico e cinematografico dell’epoca.

Cito a caso: Claude Monet, Charlie Chaplin, Joan Crawford, Martha Graham, Greta Garbo, Marilyn Monroe, spesso fotografati di sorpresa, per cogliere “l’espressione in più”.

Molti i personaggi del mondo della danza, famosi e non.

Bellissimi gli scatti (più colorati), legati all’attività svolta nel campo della pubblicità, tra i quali spiccano quelli dedicati al cibo; corn flakes che si tuffano nella tazza di latte, dolci che ricordano quelli della Fabbrica di cioccolato di Willy Wonka, spicchi di tavole apparecchiate, zucche autunnali, e molto altro; e ancora, copertine delle più importanti riviste riviste di moda e costume, frutto della collaborazione del fotografo con Vanity Fair, Harpeer Bazaar, Ladies Home Journal, McCall’s Magazine.

La cosa incredibile, oltre alla loro perfezione, è la modernità di queste foto, in alcuni casi scattate da quasi cento anni, ma totalmente attuali, praticamente senza tempo.

Un libro

Il Diario di una Schiappa  Sfortuna Nera Jeff Kinney.

Adoro il Diario di una Schiappa.

E’ l’esatta rappresentazione del mio contesto familiare.

Da tempo i folletti si sono infatti immedesimati nei personaggi della serie, che sono tre (fratelli maschi), come loro, ed hanno assunto il ruolo, rispettivamente, di Rodrick, Greg e Manny.

Oltretutto, il fratello più piccolo (Manny) compie una serie di azioni che sono esattamente identiche a quelle del folletto piccolo, tipo pretendere che l’albero di Natale addobbato in sua assenza venga completamente smontato perché voleva mettere LUI la PRIMA pallina (la magistrale scena è descritta nel volume Diario di una Schiappa Si salvi chi può); è come se Jeff Kinney lo consultasse telefonicamente prima di buttare giù la prima stesura.

La cosa diverte moltissimo i folletti, che ormai si rivolgono a lui chiamandolo direttamente Manny.

Sfortuna Nera è l’ultimo numero della serie, appena pubblicato, sicuramente all’altezza di tutti i precedenti.

Il protagonista, e voce narrante, è sempre Greg; il libro è in forma di diario, efficacemente illustrato da fumetti, e quindi non ha una vera trama, ma una serie di situazioni che si susseguono, per lo più identiche a quelle che capitano in casa nostra.

In questo volume, imperdibile la descrizione del pranzo di Pasqua a casa della nonna e quella della scoperta, da parte di Greg, dei volumi della mamma contenenti tutte le “istruzioni per l’uso” del pianeta famiglia (che bello, allora non sono l’unica che cerca le soluzioni in libreria).

Il Diario di una Schiappa è un libro per bambini, ma non solo; in casa nostra, ogni volta che esce un nuovo numero della serie, ce lo litighiamo per giorni.

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