E’ stata inaugurata ieri, 26 Aprile 2019, al Design Museum di Londra, la Mostra “Stanley Kubrick: The Exhibition“, dedicata ad uno dei più grandi registi di sempre, genio visionario della cinematografia del ventesimo secolo.
Ho avuto l’onore di visitare la Mostra nel primo giorno di apertura e vi racconterò qui tutte le mie impressioni.
La Mostra resterà aperta al Design Museum fino al 15 settembre 2019, ma, se sei interessato, ti consiglio di prenotare subito il tuo biglietto on line, perché la sensazione è che sarà ben presto sold out.

Questa fantastica exhibition è un percorso di totale immersione nella filmografia di Stanley Kubrick, che ti trasporterà per un’ora o più nel suo mondo, e vi consentirà, in ultima analisi, di comprendere molto della sua personalità e del suo genio creativo.
L’ingresso alla Mostra
L’ingresso alla mostra è di grande effetto scenografico.
Nell’atrio del Design Museum troverai ad accogliervi la macchina di Arancia Meccanica.

Prima ancora di entrare, inoltre, vi accorgerai che il pavimento che vi accompagna al controllo dei biglietti, non è altro che la moquette dei corridoi dell’Overlook Hotel di Shining, quella dove Danny pedala sul famoso triciclo.
Non appena entrati, verrete poi accolti da un avvolgente megaschermo che proietta in loop alcune delle scene più famose dei film di Kubrick, creando una sorta di anticipazione di quello che troverete all’interno.



La prima sala
Nella prima grande sala sono raccolti moltissimi oggetti, appunti, script, e memorabilia del lavoro di Kubrick, che forniscono una visione completa ed esaustiva del suo modo, estremamente preciso ed esigente, di intendere la regia.
Vi sono lettere scritte di suo pugno e corrispondenza con attori e membri del mondo dello spettacolo dell’epoca.
Tra queste, si può leggere la lettera con cui Audrey Hepburn rifiutò la proposta del regista di lavorare nel ruolo di Josephine per il progetto di Napoleone.
Si tratta di un film che poi Kubrick non realizzò, ma del quale sono esposti moltissimi appunti e lavori preparatori.




Ci sono poi le locandine originali di tutti i film realizzati, la sedia da regista di Kubrick, i ciak originali delle pellicole più importanti, numerosi copioni con gli appunti scritti di suo pugno e molto, molto altro.
La seconda parte
La seconda parte della mostra si snoda in un percorso dove sono ricavati spazi separati per ogni singolo Cult Movie: Lolita, Full Metal Jacket, Spartacus, Arancia Meccanica, Barry Lyndon, Il Dottor Stranamore, 2001 Odissea nello Spazio, Eyes Wide Shut, Shining.
Come prima sensazione, scorrendo tra le varie ambientazoini, non si può fare a meno di riflettere sull’incredibile varietà del lavoro di Kubrick.
Ogni film è un’opera d’arte e ognuno di essi è frutto di un’attività creativa unica ed irripetibile.
Per ciascun film sono ricreati scenografici allestimenti, e sono radunati oggetti, molti dei quali originali, tratti dai vari set dei film, entrati a far parte dell’immaginario collettivo del ventesimo secolo.
Naturalmente, accompagnano il percorso altri filmati e temi musicali, che, come è a tutti, noto, contraddistinguono il lavoro di Kubrick in maniera indelebile.
Ecco dunque alcune immagini per dare un’idea ancorchè molto sommaria, del percorso della Mostra.
Arancia Meccanica
Appunti di Kubrick, storici oggetti di scena e la ricostruzione del Korova Milk Bar.



Eyes Wide Shut
Le famose maschere originali della festa nella villa, una serie di immagini che testimoniano tutta la ricostruzione del set e meravigliose foto di scena di Stanley Kubrick, Nicole Kidman e Tom Cruise.
Ed inoltre il racconto di come, a testimonianza dell’estremo perfezionismo del regista, una delle scene scena in cui Tom Cruise entra da una porta sia stata ripetuta novanta volte.




Barry Lyndon
Ecco i meravigliosi costumi del film.

2001 Odissea Nello Spazio
La ricostruzione della Stazione Orbitante Hilton Space Hotel, prototipi e modellini utilizzati per le riprese, e uno dei costumi da scimmia a grandezza naturale.



Shining
Il copione originale, il modellino del labirinto dell’Overlook Hotel, la bacheca dedicata alle gemelline, e la macchina da scrivere di Jack Nicholson con il famoso foglio de “il mattino ha l’oro in bocca”, in tutte le diverse versioni nelle varie lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo italiano).
Da notare che, in ogni lingua, la frase è diversa; l’originale inglese è “All work and no play makes Jack a dull boy”.



Quanto sopra descritto è però solo una minima parte di tutto il materiale presente alla Mostra.
Le dettagliate spiegazioni che accompagnano i singoli oggetti e materiali forniscono infatti una profonda e chiara conoscenza di tutto il lavoro di Kubrick, dal quale emergono con chiarezza non solo la sua visione della regia, ma anche la sua complessa e geniale personalità.
Per la versione inglese clicca qui
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