I Cotswolds
A due sole ore di macchina da Londra c’è un posto fuori dal tempo, chiamato Cotswolds, dove microscopici villaggi con cottages in pietra dai tetti a punta ti trasportano all’interno di una fiaba, o, in alternativa, sul set a cielo aperto di un film in costume.
Premetto che ne avevo sentito parlare da tempo, ma la vita londinese è così travolgente che le gite fuori porta non sono così facili da programmare.
Ma in realtà i Cotswolds sono la meta perfetta, perché non sono difficili da raggiungere.
L’ideale per godersi l’atmosfera è fermarsi anche a dormire, magari un paio di notti, in una di quelle meravigliose locande sparse un po’ ovunque in tutta l’area, ma i Cotswolds possono anche tranquillamente costituire la meta per una gita, da Londra, dal mattino alla sera.
Noi abbiamo approfittato di un giorno di festa della nostra scuola e siamo così riusciti da evitare il grande flusso dei turisti che immagino ci possa essere durante il week end.



Il nostro itinerario
Insomma, come in tutti i posti così belli e particolari, bisogna scegliere con cura il momento giusto per visitarli, ma poi basta salire sulla macchina e guidare per un paio d’ore.
Parlo di macchina perché il bello di questo viaggio è visitare diversi villaggi, spostandosi con calma dall’uno all’altro in mezzo a queste meravigliose colline della campagna inglese, dove il verde è così verde che di più non si riesce ad immaginare.
Quello descritto è il nostro itinerario, uno dei più classici in verità, ricavato da vari blog e guide di viaggio della zona; naturalmente le località da poter visitare sono molte di più e, volendosi fermare per più giorni, Bath e Oxford sono le due città più vicine che meritano senz’altro una sosta.
Il nostro percorso, dall’alba al tramonto, è stato questo: Castle Combe, Bibury, Stow in the Wold, Bourton on the Water.
Questi piccoli villaggi sono bellissimi, simili tra loro, ma non identici; in realtà ciascuno è diverso dall’altro e mantiene il proprio carattere esclusivo.
Castle Combe
La prima cosa che si nota allontanandosi dalla città è il verde; il verde inconfondibile della campagna inglese.
Un verde brillante, a perdita d’occhio, che trasmette istantaneamente una sensazione di quiete e di calma; sembra quasi di sentire l’odore dell’erba e ti vengono subito in mente cavalli, rose selvatiche e libri di Agatha Christie.
Il primo villaggio del nostro itinerario è Castle Combe, un microscopico paesino di 350 abitanti immerso nei boschi e nella campagna della contea del Wiltshire, che è stato dichiarato il più bel villaggio d’Inghilterra.
Effettivamente è una meraviglia.
E’ piccolo, anzi piccolissimo, praticamente è composto da due vie, circondate da casette tutte in pietra con i tetti a punta, ed una deliziosa piazzetta in cima alla strada principale, da cui si accede ad una altrettanto pittoresca chiesetta.
Ma soprattutto è un villaggio che si è fermato nel tempo, dove ci si aspetta da un momento all’altro di veder passare persone in abiti d’epoca e calessi con i cavalli.
Per il tipo di architettura e per l’atmosfera, ricorda molto alcuni villaggi della Bretagna, come anche certificato dal commento dei due folletti piccoli: “mamma, dev’essere il villaggio di Asterix e Obelix”.
E questa è la meravigliosa chiesa del paese, liberamente visitabile.




Pranzando in una delle due locande del villaggio, The Castle Inn, abbiamo scoperto che Castle Combe è stato set cinematografico di diversi film famosi, tra i quali il superfavorito dei folletti War Horse di Steven Spielberg, ma anche Stardust con Robert De Niro e Michelle Pfeiffer e Murder of Robert Ackroyd di Agatha Christie.
Lungo la strada principale del villaggio, abbiamo trovato questo angolino, Ellen’s Cottage, con due piccoli tavolini ricoperti da una tovaglia a quadretti bianchi e rossi, dove un apposito foglio spiega che, volendo, si può prendere una fetta di torta che sembra appena sfornata da Nonna Papera e che, per pagare, si possono lasciare i soldi nell’apposita cassettina.
Dietro alla chiesa, c’è la seconda stradina del villaggio, con altre casette in pietra ancora più belle, circondate da rose rampicanti.



Bibury
Il secondo dei villaggi del nostro itinerario nei Cotswold è Bibury, che dista da Castle Combe una mezz’ora di macchina.
E’ diverso da Castle Combe, sempre piccolissimo, ma con edifici più gradi ricoperti di edera, il fiume che scorre ed un allevamento di trote.
Quello nella foto è un Hotel che si chiama The Swan, la cui facciata lascia immaginare un ambiente di grande charme.


Ciò che colpisce più di ogni altra cosa nei Cotswolds è il senso di tranquillità che promana dal tutto, forse per via dei colori brillanti della vegetazione, forse per via dei giardini che sembrano opera di un artista, forse per i riflessi magici sull’acqua; fatto sta che perfino i folletti sono rimasti colpiti e contagiati da quel senso di armonia e calma per tutto il pomeriggio.


Stow in the Wold
Stow in the Wold è leggermente più grande e più “strutturato”, ma non per questo meno affascinante.


La prima cosa che si nota è il gran numero di sale da Tea presenti nella piazza centrale e nelle vie laterali, tutte perfettamente attrezzate con bowindows e giardini esterni, tavoli e sedie in ferro battuto, teiere fumanti e scones con clotted crem e marmellate fatte in casa.

E poi queste stradine tutte in pietra con fiori che spuntano dappertutto.
Bourton on the water
Bourton on The Water è l’ultimo dei villaggi che abbiamo visitato durante la nostra gita nei Cotswolds:
E’ definito Venice of The Cotswolds, perchè è attraversato da canali alberati e ponticelli, circondati da stradine con deliziosi ristorantini con tavolini all’aperto a due passi dall’acqua (molti con giardino interno).
E’ il posto ideale dove venire a passeggiare con un gelato in mano all’ora della merenda, fermandosi sui piccoli ponti ad ammirare i germani reali che passano con le loro piccole tribù.




Come gli altri villaggi, trasmette quella sensazione di essere per un pomeriggio fuori dal mondo, dal rumore, dalla confusione.
L’impressione è quella di tornare indietro nel tempo a ritmi più tranquilli e rilassati, che è il vero grande pregio di questa gita nei Cotswolds.
E’ uno di quei posti che ti permettono di credere che ancora puoi passeggiare per un’intera giornata senza meta, senza orari e ritmi forsennati, senza essere per forza iperconnesso con il resto del mondo.
E la cosa più bella di tutte è che questa sensazione impagabile si trova a meno di due ore di macchina da Londra.
Come dire, una boccata d’ossigeno a portata di mano.
Vi è piaciuto esplorare i Cotswold con me?
Se volete altre info sui meravigliosi Cotswold e su Bath, potete leggere quest’altro post cliccando qui.
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