Amsterdam giorno tre

Il terzo e ultimo giorno di permanenza in città è dedicato alla visita di alcuni dei numerosi musei presenti ad Amsterdam; i musei qui sono talmente tanti che è praticamente impossibile non trovarne almeno uno che coincida con i propri interessi.

I Musei di Amsterdam sono così numerosi che esiste addirittura un quartiere del centro chiamato “quartiere dei Musei” e per noi, dato che il tempo è limitato, la scelta non è facile.

Ci sono Musei conosciuti in tutto il mondo, come il Rijksmuseum, il Museo di Van Gogh e la Casa di Anna Frank, ma anche musei alternativi, come il Nemo Science Museum, che si trova in un bellissimo edificio, realizzato da Renzo Piano, simile ad una nave attraccata al porto, il Museo del Cinema Eye Filmmuseum, anch’esso contenuto in un edificio-simbolo dell’architettura più all’avanguardia, il Museo di arte moderna e contemporanea Stedelijk, riaperto nel 2012 dopo importanti lavori di ristrutturazione, e questo solo per citare i principali.

Poi ci sono i Musei stravaganti, un po’ per tutti i gusti, come quelli dedicati ai gatti, agli occhiali, alle case galleggianti e alle bibbie, ma anche il Museo delle Borse e delle Borsette, il Museo Pianola, uno dei più piccoli di Amsterdam, il Museo dei Tulipani, il Museo del Caffè e del Tè e il Museo dei Diamanti.

Avendo poco tempo a disposizione, la scelta cade su due musei molto diversi tra loro, che per ragioni diverse consideriamo imperdibili, vale a dire il Museo di Van Gogh (già visto, in precedenza, ma talmente bello che desideriamo rivederlo), ed il museo del Cinema, inaugurato nel 2012 e mai visitato prima.

Museo del Cinema

La prima cosa che colpisce del Museo del Cinema di Amsterdam Eye Filmmuseum (www.eyefilm.nl), IJpromenade 1, 1031 KT, è che si trova all’interno di un bellissimo edificio ultramoderno, realizzato proprio a ridosso del canale che divide il centro di Amsterdam dalla riva opposta.

E’ un Museo molto scenografico, realizzato in una sede avveniristica, che a me ricorda vagamente un aereo sul punto di decollare, ed è aperto, cosa che personalmente trovo esaltante, tutti i giorni tra le 10.00 e l’1.00 di notte (fino alle 2.00 di notte nel weekend).

Il modo migliore per raggiungerlo è quello di prendere il battellino che fa un servizio pressoché continuo (ogni cinque o dieci minuti) dal molo che si trova dietro alla stazione centrale, e conduce alla sponda opposta, dove si trova il Museo.

La collezione

La collezione del Museo, celebre in tutto il mondo, comprende centinaia di migliaia di film nazionali e internazionali che coprono l’intera storia del cinema, dalle prime opere mute alle ultime produzioni digitali.

Il Museo ospita inoltre, nelle sue sale, continue rassegne cinematografiche ed ha quindi ha una parte che varia di mese in mese.

Al piano terra ed a quello seminterrato, si trovano invece installazioni fisse che rimandano alla storia del Cinema, dalle prime cineprese, a tutta una serie di attrezzi utilizzati, nel corso del tempo, per le riprese cinematografiche.

Si ha quindi la possibilità di fare una sorta di excursus nell’evoluzione dell’arte cinematografica, dal punto di vista tecnico e operativo; non mancano, però, manifesti e locandine delle principali pellicole della storia del Cinema, dalle origini ai giorni nostri.

C’è poi, al piano inferiore, una sala interattiva, le cui pareti sono interamente rivestite da spezzoni di proiezioni cinematografiche di alcuni dei più famosi film del novecento, che si possono scegliere, interrompere  e far ripartire da capo a piacimento.

L’edificio ospita infine al suo interno una magnifica caffetteria con enormi vetrate, dalle quali si gode una magnifica vista della baia.

Quello che mi piace particolarmente è che questo Museo del Cinema è concepito come un luogo di incontro, sosta, approfondimento, e non solo come un’esposizione nel senso più tradizionale del termine.

Noi ci fermiamo per il tempo di una visita e di un caffè, ma ci accorgiamo che questo è un luogo dove, probabilmente, gli abitanti di Amsterdam si recano ripetutamente, da soli o in compagnia, anche perché le rassegne cinematografiche variano in continuazione, e ci sono sempre nuove occasioni per tornarci.

Van Gogh Museum

Il Museo Van Gogh (www.vangoghmuseum.nl), Museumplein 6, 1071 DJ, è uno dei musei-simboli di Amsterdam.

Molte delle opere di Van Gogh sono sparpagliate in altri musei in giro per il mondo  e spesso vengono allestite importanti mostre che raccolgono i suoi quadri; quindi, non è difficile avere visto in altre occasioni le più importanti opere dell’artista.

Però il Museo di Van Gogh ha qualcosa in più, di difficile definizione; forse è il fatto che sia interamente dedicato a lui, forse è il fatto che si trovi nella sua nazione, forse è l’insieme dei ricordi, delle ricostruzioni della sua vita e dei personaggi che lo hanno circondato.

Fatto sta che si crea una particolare “empatia” e “vicinanza” con l’artista, che non si riesce a provare dalle altre parti.

E’ un po’ come essere invitati a casa sua; si viene a contatto con un’intimità diversa rispetto a lui ed alle sue opere.

Il Museo non è troppo grade, e si visita bene in due o tre ore.

Le code per entrare sono sempre molto lunghe; noi accettiamo volentieri il consiglio di procurarci prima (con due giorni di anticipo) il biglietto on-line con l’orario della visita, e rimaniamo molto soddisfatti.

Nightlife The Tunes at Conservatorium

Come già detto nei precedenti post, organizzare la serata ad Amsterdam è la cosa più facile del mondo.

La Nightlife è una delle prerogative di questa città e i locali sono veramente tanti, per tutti i gusti e di tutti i generi.

Non avendo i folletti al seguito, per noi non c’è che l’imbarazzo della scelta; l’unico rischio è quello di non riuscire a fare niente per volere fare tutto.

Alla fine la scelta, per il dopocena, cade sul bar The Tunes (con dj set) del Conservatorium Hotel (Van Baerlestraat 27, 1071 Amsterdam), bellissimo boutique Hotel nel centro di Amsterdam, proprio all’interno del quartiere dei Musei.

Fare un salto al bar permette anche di dare un’occhiata all’Hotel Conservatorium, che merita una visita, perché è un ambiente particolarissimo e molto cool, che nasce dal recupero dell’antico conservatorio.

E’ un perfetto mix tra antico e moderno, pieno di spunti e veramente di grande effetto, inoltre, ha una hall che sembra una piazzetta, con mille arredi di design e opere di arte contemporanea, ed un continuo via vai di persone che si danno appuntamento qui anche solo per un drink.

Il bar è bellissimo, strapieno di gente, con dj bravo e simpatico e personale giovane e competente.

Devo dire che ad Amsterdam è così un po’ dappertutto, la gente esce moltissimo, con disinvoltura, senza farsi troppi problemi e senza troppa ostentazione.

Se dovessi definire la città in una sola parola userei questa: rilassata.

Il tipo di città dove mi piacerebbe soggiornare anche più a lungo di un semplice week end (per vedere gli altri due post su questo viaggio cliccate qui e qui)