Quello che mi piace di Amsterdam, e delle altre capitali europee, è che sono tutte profondamente diversa l’una dall’altra, ognuna con il proprio carattere, la propria personalità, la propria atmosfera.

Alcune sono simili tra loro, ma mai uguali, ed è per questo che vanno scoperte una ad una.

Amsterdam è bellissima, con quelle casette alte e strette tutte colorate che si affacciano sui canali, i ponti e le biciclette che sfrecciano a velocità supersonica, e l’atmosfera tipica delle città del Nord, dove il freddo della temperatura esterna è compensato dalle atmosfere calde degli interni delle case, e dei locali, grandi o piccoli che siano.

Ero già stata ad Amsterdam altre volte, ma mai in primavera, nella stagione dei tulipani (che dura all’incirca un paio di mesi, da marzo a maggio), quando questa città diventa splendente, colorata e profumata, e direi che vale proprio la pena venirci, almeno una volta, in questo periodo.

Giorno Uno

Il centro di Amsterdam

Anche questa volta viaggio senza folletti e, devo dire, il tipo di viaggio cambia un po’; non in meglio, non in peggio, solo diverso.

Più che altro, riesco a concentrarmi di più sui dettagli, perché posso distrarmi, guardare anche in alto (con loro no, perché devo guardare dove vanno e stare attenta che non finiscano sotto una bicicletta), indugiare sulle vetrine, e fermarmi dove voglio a fare foto.

Inoltre, posso dimenticarmi dell’orologio, cosa che per me rappresenta il massimo della “trasgressione”.

Con questo spirito rilassato e deresponsabilizzato, il primo giorno affronto dunque il centro di Amsterdam, compreso, grosso modo, tra il quartiere dei Musei e il Dam.

Dam

Il Dam è la piazza centrale di Amsterdam, animatissima e trafficata, che si trova proprio vicino alla stazione ferroviaria Centraal Staation.

Qui è stato allestito un gigantesco luna park, credo per l’avvicinarsi della settimana in cui cade la festa del Re (in passato festa della Regina), a fine aprile, che qui in Olanda è una festa nazionale, celebrata con eventi e festeggiamenti nelle vie e nelle piazze, tipo sfilate, spettacoli musicali e feste di strada.

E’ molto divertente il contrasto tra i palazzi antichi della piazza, tra i quali spicca il Palazzo Reale, e l’atmosfera festosa del luna park, con tanto di ruota panoramica, zucchero filato, frittelle, musichette tipo carillon e giostre di tutti i tipi, compresi autoscontri e ottovolante.

Quest’area centrale (centro storico), fatta di stradine e piccoli ponti che attraversano i canali e consentono di passare da un canale all’altro, è in larghissima parte pedonale, ma è percorsa da tram che scorrono sui binari, ed è tutta contornata da piste ciclabili.

Dunque, se amate la bicicletta e, aggiungerei, se ci sapete andare bene, affittatene una e girate con quella, sicuramente è uno dei mezzi migliori per spostarsi.

Mi perdo tra le vetrine di mille negozi, una più bella dell’altra, originalissime e piene di cose meravigliose; vestiti vintage, dischi in vinile, oggetti di design, saponette, mobili per la casa, ceramiche blu di Delft, accessori, bulbi di tulipani, e via dicendo.

I Canali

Lungo i canali passano piccole imbarcazioni e non è raro vedere house boat attraccate lungo il bordo.

Ma la cosa più scenografica sono le case, tutte in verticale, con enormi finestre e tetti che sembrano ricamati; poiché le finestre sono prive di imposte, non è difficile vedere all’interno, dove regna ovunque lo stile nordico, fatto di legno chiaro e mobili lineari.

Per mangiare ci fermiamo in uno dei tantissimi pub, molto simili ai pub inglesi, in verità, sempre pieni di gente, a tutte le ore del giorno, dove ordiniamo birra e formaggio olandese con cracker (ma ci sono anche ottime zuppe e cheesburgher).

Dopo la sosta, proseguiamo ancora per il centro, finché, con il calare della sera, il freddo comincia a farsi sentire.

Anche se è primavera, e di giorno splende il sole, ogni tanto arriva qualche acquazzone e la temperatura è comunque parecchio diversa da quella cui siamo abituati.

Gli olandesi girano in maglietta a maniche corte, mentre noi ci stringiamo nelle nostre giacche e tiriamo fuori cappellini e sciarpe.

Mr Porter at W Hotel

Amsterdam non è solo bella, ma è anche piena di cose da fare tra musei, tulipani, e angolini caratteristici; sicuramente è una città estremamente animata, sia di giorno, sia di sera, e un capitolo a parte merita la nightlife.

Ci sono moltissimi locali, per tutti i gusti, di tutti i tipi e fasce di prezzo, ma soprattutto è una città in cui la gente alla sera esce di casa e gira da un posto all’altro, animando il centro anche di notte.

Tra i tantissimi posti a disposizione, io ho provato Mr Porter, il ristorante e lounge bar all’ultimo piano del W Hotel di Amsterdam Mr Porter Steakhouse, Spuistraat 175,1012 VN (www.mrportersteakhouse.com).

E’ un rooftop e si trova proprio dietro al Dam, e attraverso le vetrate si gode una bellissima vista della città dall’alto.

E’ una steakhouse, con una scenografica e supertecnologica cucina a vista, e la filosofia del locale è quella di ordinare non piatti singoli, ma portate “per il tavolo”, da condividere, cosa che trovo sempre più diffusa e che a me piace un sacco, perché che rende tutto molto conviviale.

Si può mangiare al tavolo o su alti sgabelli al bancone che gira tutto attorno alla cucina, dove gli chef preparano le ordinazioni.

La musica ha un grande ruolo, e ad una certa ora il volume aumenta, come il flusso dei clienti che si aggirano per il bar.

Bellissimo posto, cool e trendy, frequentatissimo; io me lo godo ancora di più per il fatto che è uno di quei locali dove non potrei venire con i bambini.

Continua

Il primo giorno si conclude così, respirando l’atmosfera della nightlife nordica, piena di musica e di energia, con grandi attese per il giorno successivo, dove è in programma la visita al parco di Keukenhof, il meraviglioso e coloratissimo giardino dei tulipani in fiore che si trova a circa quaranta minuti di strada dal centro città (to be continued, per vedere il seguito cliccate qui).