Pensando a Bilbao vengono subito in mente tre concetti chiave.

Il primo è quello di arte, non solo per la presenza del fantastico Guggheneim Museum progettato da Frank Ghery, ma anche per il gran numero di opere d’arte sparse per l’intera città che danno proprio la sensazione di un museo a cielo aperto.

Il secondo concetto è quello di cucina, perché nei paesi Baschi Spagnoli, e nei dintorni di Bilbao in particolare, si trova una delle maggiori concentrazioni di ristoranti stellati di tutta Europa e la cucina legata al territorio qui è qualcosa di veramente speciale.

La terza immagine che si presenta pensando a Bilbao è quella del centro storico, che qui si chiama Casco Vejo; un dedalo di vie strette e animate con un concentrato di tutto ciò che rappresenta cultura e stile di vita dei Paesi Baschi.

Cercherò quindi di raccontarvi quello che, nella mia esperienza di viaggio a Bilbao, mi ha colpito di più in questi tre ambiti e mi è rimasto nel cuore.

Arte 

Arrivando a Bilbao si percepisce subito il fatto che si tratta di una città “artistica”, dove l’arte è appunto parte integrante del tessuto urbano.

A Bilbao, infatti, ciò che colpisce è che l’arte non si trova soltanto relegata all’interno dei musei, ma è sparsa un pò per tutta la città.

Si tratta di una specie di fusione tra perimetro della città, elementi architettonici, installazioni a cielo aperto e elementi urbani trasformati in opere d’arte.

Il lavoro che è stato fatto è quello di sfruttare gli elementi già presenti nel tessuto cittadino, trasformandoli in sculture o comunque punti di interesse, ed integrarli con installazioni artistiche vere e proprie, a volte temporanee, altre permanenti, ma sempre creazioni che si fondono perfettamente con il contesto circostante.

Non si può non menzionare l’ipnotico ragno di Louise Bourgeois davanti al Guggheneim Museum, alto quasi una decina di metri.

Guggheneim Museum

Non si può parlare di arte a Bilbao senza parlare della visita al Guggheneim Museum.

L’edificio porta la firma inconfondibile di Frank Ghery, e si trova in una posizione fantastica, a metà strada tra il centro storico ed il porto, lungo la foce del fiume Nervion.

Intorno al Museo si snoda una passeggiata pedonale che costeggia il fiume sormontata dal Ponte di Calatrava, dove si assembrano turisti e artisti di strada, bancarelle e sculture di arte contemporanea.

Ecco quindi un perfetto esempio di Museo con arte non solo all’interno dell’edificio, ma in un percorso di cui le sale museali sono soltanto un tassello.

 Anche l’interno del Museo è pieno di soprese.

Le opere d’arte contemporanea sono numerose ma a me ciò che a colpito di più è stata l’integrazione tra le opere e la struttura architettonica.

In pratica il Museo non mi è sembrato solo un “contenitore”, come in altri casi, ma un elemento da cui le opere traevano forza, integrandosi a vicenda.

Intorno al Museo la lunga passeggiata lungo il fiume può essere percorsa nei due sensi.

Da un lato la passeggiata conduce alla zona del Centro Storico, mentre dall’altra arriva fino al Porto, dove macchinari e strumenti sono stati trasformati in elementi di arredo urbano.

Casco Vejo (centro storico) 

Il Centro Storico di Bilbao è spettacolare.

Mi sono ritrovatai in un dedalo di viuzze piene zeppe di piccoli negozi e locali per mangiare.

Le vie sono coloratissime e l’atmosfera è quella della movida spagnola.

I locali hanno tutti i tavolini fuori e sono sempre pieni di persone che chiacchierano e assaggiano i famosi pintxos, che sono stuzzichini o meglio bocconcini che si trovano sul bancone dei vari bar per accompagnare aperitivi e spuntini veloci.

A me è piaciuto tanto percorrere le strade a caso, svoltando a destra e a sinistra senza una meta precisa, lasciandomi soprendere dalle insegne dei negozi, dai balconi in ferro battuto, dai frontoni dei palazzi antichi, un pò come quando giro per il centro storico di Genova (la mia città Natale) che per tanti versi me lo ricorda.

Abbiamo cenato e pranzato in diversi posti, non solo ristoranti veri e propri, ma anche negozi di alimentari con tavoli per assaggiare il famoso jamon iberico.

Mercado de la Ribera

Sempre nel centro storico, merita una salto il Mercato coperto, che si chiama Mercado de la Ribera, ed è il più grande Mercato coperto d’europa.

Io adoro i mercati alimentari, forse ancor più di quelli di altri articoli, perchè attraverso il cibo riesco ad entrare in contatto in maniera molto più diretta con le usanze locali e con la cultura del posto.

Ogni mercato mi lascia un ricordo preciso del luogo che ho visitato; mi piace vedere le persone che fanno la spesa per cucinare a casa i loro piatti della tradizione, curiosare proprio nei carrelli della spesa, e mi piace sentire i profumi e i suoni del mercato che si mischiano.

Anche il Mercato di Bilbao, come spesso avviene, è in uno splendido edificio, in questo caso in stile Art Decò, con vetri colorati alle finestre che creano un effetto molto suggestivo all’interno.

Naturalmente una delle cose più divertenti è acquistare e consumare sul posto.

Mangiare a Bilbao

Bilbao, ed i Paesi Baschi in generale, sono famosi anche per la loro incredibile e raffinatissima cucina.

Ho letto da qualche parte che qui, in pochi chilometri, si trova la più alta concentrazioni di ristoranti stellati di tutta la Spagna.

Ho avuto la gioia di trovare posto da Azurmendi, poco fuori città, dove lo chef è Eneko Atxa.

Quella di cenare da Azurmendi è una vera e propria esperienza culinaria itinerante, perchè la cena si sviluppa in varie tappe che formano un percorso del gusto.

La costruzione che ospita il Ristorante è un enorme cubo di vetro che ricorda una serra immersa nel verde e lascia molto spazio all’integrazione tra dentro e fuori.

La prima tappa prevede l’aperitivo, in forma di pic nic di lusso, nel giardino d’ingresso.

Il cestino da pici nic contiene piccoli assaggi ed è una gioia per gli occhi.

La seconda tappa è la visita nelle cucine, dove si può vedere la brigata di cucina all’opera mentre prepara alcuni dei piatti, e anche li vengono forniti alcuni assaggi.

La terza tappa è nella serra dove gli assaggi sono accompagnati da una vera e propria spiegazione dell’origine e delle tecniche di coltivazione di alcuni degli ingredienti utilizzati.

Solo a questo punto, dopo questo percorso itinerante, si viene accompagnati nella sala principale per sedersi a tavola e cominciare la cena vera e popria.

Il Menu degustazione è particolare e creativo, ma mai eccessivo.

L’esperienza, nel complesso, mi è piaciuta tantissimo.

Spero che ti sia piaciuto visitare Bilbao con me e che i miei racconti e suggerimenti ti possano essere utili per organizzare il tuo prossimo viaggio nei Paesi Baschi.

Se vuoi leggere ancora dei miei viaggi in terra di Spagna, puoi dare un’occhiata a questo post qui, dove ti parlo di Madrid.