L’inverno è in assoluto la stagione che preferisco per visitare Venezia.

Fa freddo, è umido, diventa buio presto, ma l’atmosfera che si respira tra le calli semideserte ad una certa ora del pomeriggio d’inverno è un’esperienza assolutamente da provare.

I passi che risuonano sul selciato, la sottile nebbiolina che si alza dalla laguna, le piccole osterie con i tavoli di legno e le sedie impagliate dove fermarsi per un bicchiere di vino e un piatto di polenta fumante, le luci che si accendono e si riflettono sull’acqua, i ponti sui canali dove fermarsi a scattare le foto alle gondole che passano; tutto questo rende Venezia, in questa stagione, indimenticabile.

L’inverno è forse l’unica stagione in cui si riesce a trascorrere qualche ora in assenza della folla di turisti che normalmente si riversa da queste parti, per lo meno nelle strade più defilate, e questo rende tutto più pratico, e in qualche modo molto più romantico.

Sono stata a Venezia per quarantotto ore, per assistere al matrimonio di cari amici.

Un week end non è molto, ma è sufficiente per un assaggio della città, nella stagione in cui io la preferisco.

Nell’arco di poco più di due giorni ho avuto la fortuna di vedere Venezia in contesti totalmente differenti.

Il primo giorno con il sole splendente, il cielo limpido e una di quelle tipiche giornate fredde invernali terse e luminose.

Il secondo giorno con il cielo coperto, le nuvole grigie, e quella luce speciale che anticipa l’arrivo della neve.

Vi faccio vedere le due versioni, mostrandovi la stessa foto scattata nei due differenti giorni, sempre dal Ponte dell’Accademia (a mio parere una delle migliori viste della città).

Questa è la versione con il cielo nuvoloso, quella che alla fine, io comunque preferisco.

Venezia vista dal mare

La prospettiva più suggestiva di Venezia, per me, è sempre quella dall’acqua, un po’ perché l’acqua è parte della città, e quindi è il contatto con l’acqua che la fa capire fino in fondo, un po’ perché è da lì che si riesce a cogliere quel misto di facciate dei palazzi e acqua tutto intorno, che rende Venezia unica al mondo.

Queste sono le foto che ho scattato sul vaporetto che, dall’aeroporto, arriva direttamente nel pieno centro città (trasferimento molto comodo, in quarantacinque minuti si arriva facilmente in centro senza dover fare cambi).

Come in un video, stando comodamente seduti, scorrono davanti agli occhi le meravigliose facciate dei palazzi veneziani, uno più bello dell’altro.

Questa è l’opera dell’artista Lorenzo Quinn, installata nell’ambito della biennale, due mani giganti che spuntano dalla laguna e  reggono l’Hotel Ca’ Sagredo.

Queste alcune delle facciate di cui parlavo.

Mi fermo qui, ma potrei continuare per ore a postare le foto delle splendide facciate dei palazzi.

E questa è la mia destinazione, l’Hotel Palazzina G by Philippe Starck, accanto a Palazzo Grassi.

I Palazzi Veneziani

Il mio week end veneziano è stato una fuga di quarantotto ore da Londra, per assistere al matrimonio di cari amici.

Nei miei due giorni ci sono stati quindi la chiesa di Santa Maria dei Miracoli a Cannaregio, lo splendido ricevimento a Palazzetto Pisani, il viaggio in motoscafo di notte in abito da sera tra i canali illuminati, in un contesto di pura magia.

I Palazzi Veneziani sono estremamente affascinanti; prima di tutto per il fatto che ci si arriva dal mare, sbarcando direttamente dal motoscafo taxi all’interno del maestoso portone d’ingresso.

Poi, perché all’interno tutto è proprio come ci si aspetta che sia, con i candelabri, le tappezzerie damascate, le specchiere dorate e i pavimenti alla veneziana; e soprattutto, con le altissime finestre che si affacciano sul canale illuminato nella notte, come in un quadro del settecento.

Ecco Palazzetto Pisani.

Il ponte di Rialto

Ho dedicato il mio secondo giorno, prima di ripartire per Londra, a fare il giro giro a piedi del centro città; il tempo a disposizione non era molto, ma sono comunque riuscita a fare tutto il percorso a piedi tra Ponte di Rialto, Ponte dell’Accademia, Piazza San Marco, Riva degli Schiavoni e ritorno.

Il clima era cambiato rispetto al giorno precedente, ma la luce, in alcuni momenti, era meravigliosa, e l’atmosfera quella che io preferisco.

Certamente uno dei punti più suggestivi della città è quello in prossimità del Ponte di Rialto.

Piazza San Marco e La Riva degli Schiavoni

Ecco Piazza San Marco, con basilica e campanile sullo sfondo.

Il Caffè Florian, che ho scoperto essere il più antico caffè italiano e, insieme al Café Procope di Parigi, il caffè più antico del mondo.

La Riva degli Schiavoni, con la vista sulla Giudecca, le gondole parcheggiate, e la luce invernale più suggestiva che potessi sperare di avere nella mia foto.

Palazzo Ducale, con gli immancabili piccioni che fanno parte della coreografia.

Il Ponte dei Sospiri (difficilissimo da fotografare per la quantità di persone che normalmente vi sosta davanti e lo strettissimo punto di ripresa).

L’Hotel Danieli, altra icona veneziana.

E poi tutta la parte interna, con stradine e ponticelli, la vita quotidiana, e sicuramente complicata, di una città che vive immersa nell’acqua.

Quarantotto ore di Venezia nella mia stagione preferita, poco più di un lampo, ma con quella sensazione di essere tornati ancora una volta in un posto davvero unico.

Vi è piaciuto visitare Venezia con me? Se volete vedere un’altra Repubblica Marinara date un’occhiata a quest’altro post.