Parigi è una di quelle città che cambiano aspetto a seconda delle stagioni.
E’ completamente diversa in estate, in autunno, in inverno o in primavera (per Parigi in primavera cliccate qui), perché cambiano i colori, e le case, le strade, i monumenti appaiono diversi; è come se la città si cambiasse d’abito.


Parigi in autunno è gialla, marrone, rossa, verde, per via delle foglie che cadono, è fresca ma non ancora fredda, sorprende con giornate di cielo azzurrissimo limpido e terso, che contrastano con il colore autunnale degli alberi, ma anche con giornate di nuvole grigie che anticipano l’arrivo dell’inverno.
E’ straordinariamente bella, come sempre, piena di charme e di vita.
Ecco il mio itinerario in questo week end di inizio autunno, nel quale ho cercato di esplorare posti vecchi e nuovi e di condensare atmosfere diverse tra loro.
Giorno Uno
Faubourg Saint Honoré, Place Vandome
Dato che è la settimana della moda, la prima cosa che viene in mente di fare è un giro per le vetrine scintillanti di Faubourg Saint Honorè.
Sebbene le grandi firme del lusso siano le stesse in tutto il mondo, qui a Parigi le boutiques hanno un certo non so che, che le rende uniche.
Uno su tutti: il negozio (anzi il palazzo) di Hermès.
Sarà perché è nato qui, sarà perché il negozio è enorme, sarà per quella scritta “Sellerie” sulla facciata che fa pensare ai cavalli ed alle origini della maison, sarà per il fatto che in vetrina sono esposte anche Birkin e Kelly, che altrove è quasi impossibile vedere dal vivo, ma la sensazione è tutta diversa.



Lo stesso vale per la boutique di Christian Louboutin, con quei tacchi vertiginosi e quelle suole rosse, che in questo contesto sembrano la cosa più normale che uno possa indossare per uscire a cena, o il negozio di Guerlain, che ti catapulta nell’ottocento.



Io poi impazzisco per il negozio di Repetto che qui, più che le ballerine da usare per la strada, vende le scarpe da punta di raso rosa per le ballerine dell’Opera, stipate a decine negli scaffali di legno.
Per non parlare della boutique di Chanel, dalla quale, chiudendo per un attimo gli occhi, sembra quasi di poter vedere uscire Madmoiselle Coco.
Insomma, più che un giro tra le vetrine, è un tuffo nella storia della moda.
Indispensabile una piccola deviazione per fare un salto da Colette (213, Rue Saint Honoré), uno dei concept store più famosi al mondo, dove si fondono arte, moda, design.
Hotel Costes
Cena all’Hotel Costes (www.hotelcostes.com)
Nessuna insegna all’ingresso di Rue Saint Honoré che indichi l’entrata, atrio piuttosto buio, velluti rossi, candele, rose, profumi, specchi, luci soffuse, musica lounge, piccoli tavolini, modelle e modelli come cameriere.



E’ il famosissimo ristorante (con giardino interno) dell’Hotel Costes (Rue Saint Honoré, 239-241), dove non è facile prenotare e ci si accorge di essere arrivati non tanto per l’insegna del locale (praticamente inesistente), quanto piuttosto per le auto di lusso parcheggiate fuori e la presenza di paparazzi che aspettano l’uscita di qualche vip (specialmente nella settimana della moda).
Non è per qualcosa in particolare che si ricorda l’Hotel Costes (al pari degli altri locali parigini dei fratelli Costes), ma per l’atmosfera che si respira, così piena di charme, alla moda; in altre parole, molto, molto cool.
Il posto ideale dove andare con un paio di Louboutin ai piedi.
Giorno Due
Promenade Plantée
L’idea per il secondo giorno è quella di provare qualcosa di nuovo, di diverso dai soliti percorsi turistici, pur meravigliosi, ma già fatti tante volte.
Mettendo insieme un po’ di informazioni scovate in vari blog, guide turistiche e suggerimenti di amici, sperimento la Promenade Planteè (fermata metro Bastille), vera sorpresa metropolitana.



La Promenade Planteè, che si snoda per quattro chilometri circa a partire da Place de la Bastille (fermata metro Bastille), è una vecchia linea della metropolitana sopraelevata, ormai dismessa da tempo e trasformata in parco urbano pedonale, che passa all’interno del centro cittadino e consente di ammirare, da un lato e dall’altro, tra le piante, scorci di Parigi del tutto insoliti.
La passeggiata è tranquilla e silenziosa, frequentata da pedoni e podisti, e, pur essendo in pieno centro, fa si che i rumori del traffico risultino come ovattati, creando un’atmosfera un po’ surreale.
L’esperimento ricorda moltissimo la High Line di Manhattan, con la differenza che, sullo sfondo, invece dell’Hudson e dello skyline del New Jersey, si stagliano i tetti dei palazzi parigini.
Le numerosissime piante lungo la passeggiata ed i colori delle foglie d’autunno aumentano la suggestione, creando una macchia di bosco colorato, misto di gialli marroni e rossi, che non ti aspetteresti di trovare a due passi dal Marais.
Marais, Place des Vosges e dintorni
Uno dei quartieri più affascinanti di Parigi, con una delle piazze più belle e antiche della città (Place des Vosges).
Adoro il porticato che corre tutto intorno alla piazza, dove si nascondono piccole gallerie d’arte contemporanea e caffè con i tavolini minuscoli e le specchiere dorate dove fermarsi a mangiare un’insalata (o magari, se fa freddo, una soupe à l’oignon) o a prendere un caffè (per esempio Cafè Hugo, Place des Vosges, 22).



Ancor di più adoro perdermi tra i vicoletti intorno a Place des Vosges, vera miniera di piccole boutiques all’avanguardia, curatissime nei minimi particolari, e negozi vintage, boulangerie piene di croissant e pain au chocolat e patisserie piene di macarons, ristoranti alla moda, tipo le Derriere o le Dome du Marais (indispensabie prenotare), e giardini segreti, che si nascondono dietro altissimi cancelli in ferro.
Uno di quei posti dove non puoi fare a meno di tornare ogni volta.
Cena da Ralph’s (www.ralphlaurenstgermain.com/en/)
Ralph’s è il ristorante di Polo Ralph Lauren, inserito nel contesto della boutique di Boulevard San Germain (Boulevard Saint Germaine, 137).
E’ un angolo di East Coast nel centro di Parigi; si attraversa il portico al piano terreno, ed è come piombare nel Connecticut, o nel Maine, o negli Hampton’s.


Lo stile è quello inconfondibile dei negozi di Polo Ralph’s Lauren (penso alla boutique di Madison Avenue a Manhattan): legno, sgabelli di cuoio per il bar, divani in pelle con soffici cuscini ed enorme camino nella sala principale, quadri con scene equestri e bouquet di rose rosse sui tavoli; e ancora, giardino d’inverno con pavimenti in teak e sedie in ferro battuto.
Aragosta del Maine, Ralph’s burger fatto con le carni degli allevamenti di Ralph Lauren in Colorado, New York Cheeskake e pop corn caramellato come accompagnamento del caffè.
Giorno Tre
Canale Saint-Martin
Il Canale Saint-Martin (fermata metro Jaurès) è un meraviglioso angolo hipster di Parigi, pieno di bar e negozietti vintage, dall’atmosfera tranquilla e rilassata, ravvivata dai molti parigini che vengono qui a passeggiare e a bere qualcosa verso sera, o a fare un break durante il giorno.



Per iniziare la passeggiata, si può prendere la metro fino alla stazione Jaurès, e poi ridiscendere il canale in direzione del centro (verso il Marais); si passa accanto al Point Ephémerè, si passeggia lungo il bordo del canale, dove gruppetti di persone si radunano per prendere il sole o mangiare un panino.
Si incontrano ponti in ferro (che consentono di passare da una parte all’altra) e chiuse, e si iniziano ad intravedere, man mano che si scende, ai lati del canale, negozi dai muri colorati e stradine che si inoltrano all’interno del quartiere.
Seguendo qualcuna di queste, si trovano tutta una serie di negozi particolari, con vetrine originalissime e colorante, librerie all’avanguardia, bar dove bere una birra ed ascoltare musica.
L’atmosfera è veramente particolare e affascinante (alcune scene del Favoloso mondo di Amelie sono state girante qui), e il posto, per la sua aria così parigina, merita sicuramente una passeggiata di un paio d’ore.
Festa della vendemmia di Montmartre
Tutti gli anni, all’inizio di ottobre (quest’anno dal 7 all’11), si svolge la Festa della Vendemmia di Montmartre(fermata metro Anvers), per festeggiare il vino prodotto dal piccolo vigneto della collina di Montmartre.
In pratica, oltre ad una serie di manifestazioni programmate per l’occasione, lungo la stradina che circonda il Sacre Coeur, e nel tratto che conduce alla mitica piazzetta degli artisti, si radunano moltissimi food trucks che propongono degustazioni dei migliori prodotti regionali provenienti da tutte le regioni di Francia.



Quindi, si può provare l’esperienza romanticissima di acquistare formaggio, baguette e vino rosso (ma, volendo, anche ostriche e champagne), e sedersi a mangiare sui gradini della chiesa, con ai piedi lo scenario dei tetti di ardesia di Parigi e la Tour Eiffel sullo sfondo.
Insomma, un vero peccato dover tornare indietro così presto.
Cara Ale,
sapevo del Vs. romantico viaggio a Parigi ed ero davvero desiderosa di assaporare tutte le dettagliate descrizioni.
Scorrevo il testo e…mi sembrava di essere a passeggio con te.
Rinnovo i miei complimenti e grazie ancora per questa nuova finestra su angoli di Parigi non conosciuti
Un abbraccio
Vanessa
Grazieee! E’un piacere condividere le mie piccole scoperte e ancora più bello spere che mi segui sempre …