L’antefatto
Abbiamo avuto uno stopover di ventiquattro ore non preventivato a Toronto al rientro dalle vacanze natalizie.
Il nostro volo di ritorno da Turks and Caicos, nei Caraibi, aveva infatti accumulato ritardo a causa di una situazione meteorologica non buona sul Canada nei gironi precedenti e così, al nostro arrivo a Toronto, abbiamo scoperto che il nostro volo di rientro a Londra era già decollato.
La compagnia aerea, come succede in questi casi, ci ha fornito automaticamente i posti per il primo volo utile successivo per Londra, ed una notte in albergo, dal momento che, a causa dell’affollamento del rientro post vacanze, il primo volo con posti liberi era soltanto la sera successiva.
L’unico problema era che, provenendo dai Caraibi dove la temperatura si aggirava sui trenta gradi con l’intento di transitare soltanto in aeroporto, il nostro abbigliamento di viaggio prevedeva T-shirt, felpa e maglietta, mentre a Toronto, la temperatura era di zero gradi e stava nevicando.
Il che di per sé poteva non costituire un problema, se avessimo avuto indietro le nostre valigie, ma in questi casi le valigie vengono considerate in transito e rimangono in deposito in attesa di essere caricate sul nuovo aereo.
In breve, dopo numerose richieste ed attese, intorno alla mezzanotte siamo riusciti a recuperare il nostro bagaglio e ci siamo diretti al nostro Hotel in aeroporto, con l’intento di sfruttare il giorno dopo per visitare la città.


Toronto
Ero già stata in Canada nella zona del lago Ontario in precedenza durante il mio viaggio di nozze on the road.
Ci siamo sposati nell’ottobre di tanti anni fa, durante il periodo che viene chiamato Indian Summer, e cioè quel momento dell’autunno in cui fa inspiegabilmente caldo nel Nord America e tutti i boschi si incendiano di giallo arancione e rosso.
Eravamo partiti da New York per un road trip e attraverso Maine e Vermont avevamo raggiunto le Cascate del Niagara e poi fatto tutto il giro del lago Ontario, toccando Toronto, Ottawa, Montreal.
Dopo quel viaggio non ero più tornata da questa parte del Canada.

Non avevo un gran ricordo di Toronto, ma ho trovato la città molto cambiata, in grande fermento artistico e culturale (per quello che ho potuto percepire in ventiquattro ore).
Ecco quello che siamo riusciti a fare nel nostro veloce Tour, così potete prendere spunto nel caso capiti anche a voi di perdere una coincidenza da queste parti (oppure pianificando apposta lo stopover).
CN Tower
La nostra prima tappa è stata l’iconica CN Tower che si trova nel centro di Toronto e ha un osservatorio molto bello da cui si gode una stratosferica vista della città.
L’osservatorio è su due livelli; entrambi i livelli sono circolari e consentono di godere di una vista della città a 360 gradi.
Il primo livello è più ampio e, volendo, contiene anche un ristorante; la parte più suggestiva è quella che consente la vista del lago Ontario.
Il lago è davvero gigantesco, visto da lassù, sembra quasi mare da tanto è vasto.


Per accedere al secondo livello occorre prendere un altro ascensore più piccolo con il quale si sale ancora più in alto. Lo spazio qui è però limitato e dopo un breve giro si ridiscende subito.
A mio parere merita comunque la visita perché permette di farsi un’idea della città più completa da quella prospettiva.



Anche la zona intorno alla CN Tower è carina, c’è un piccolo parco con vecchi treni in disuso rimessi a nuovo e si possono scattare belle foto dei grattacieli di downtown con la piccola stazione ferroviaria davanti.


Downtown Toronto
Non distante dalla CN Tower, diciamo quindici minuti a piedi, si può raggiungere il vero e proprio centro di Toronto, inteso come area commerciale intorno alla piazza Yonge-Dundas Square con le scritte luminose e le vie dello shopping.



Abbiamo fatto qui un rapido giro anche perché è iniziato a nevicare.
La cosa particolare di Toronto è che, date le temperature rigide ed il clima del Canada, esiste una specie di altra città sotterranea, composta da Mall e gallerie interne piene di negozi, ristoranti, caffè dve rifugiarsi in attesa che la situazione meteorologica migliori.
Graffiti Alley
Infine, con un taxi, abbiamo raggiunto la zona (comunque non distante) di Graffity Alley, dove si trovano una serie di piccole viuzze tutte piene di graffiti.
E’ il place to be per la street art a Toronto.



L’area non è grande, ma i Graffiti sono davvero molto belli e l’atmosfera ricorda un pò quella di Shoreditch a Londra.
Ecco, questo è ciò che siamo riusciti a fare durante il nostro stopover di ventiquattro ore.
E’ solo un’infarinatura, ma la città sembra interessante e sicuramente ci sono molte altre cose da scoprire.
Vi è piaciuto visitare Toronto insieme a me?
Se volete leggere di un’altra città molto bella del Nord America, che si trova al confine con il Canada sulla costa opposta (Ovest) guardate anche questo post dove vi racconto di Seattle.