Orange County

La seconda tappa del nostro viaggio, dopo avere lasciato Los Angeles (USA 2016 parte 1 Los Angeles) è San Diego.

Il tratto di strada da Los Angeles a San Diego, che corre lungo l’Oceano attraverso l’Orange County per circa 200 Km, è bellissimo.

Si respira tutta l’aria della California del Sud, quella dei telefilm, con il mare, il sole, le palme, la luce accecante e le onde solcate dai surfisti, che tengono qui, lungo l’Orange County, alcune delle loro sfide più importanti.

Si attraversano località di mare incantevoli, come Newport Beach e Laguna Beach, accoglienti e curatissime, dove poter fare piacevoli soste per mangiare, per un caffè, o anche solo per ammirare da vicino l’oceano e sentire il rumore delle onde.

Man mano che ci si avvicina a San Diego lo scenario diventa più selvaggio; ai paesini lungo la costa si sostituiscono lunghi tratti di spiaggia oceanica pressoché sconfinata, vero e proprio paradiso dei surfisti.

Anche l’atmosfera diventa più messicana (nelle scritte, nel cibo, nei colori), segno inequivocabile dell’avvicinarsi del confine con il Messico.

Si attraversano località come Ocean Side, Encinitas, Del Mar, e in poche ore di strada da Los Angeles, senza quasi accorgersene, si raggiunge San Diego.

San Diego

San Diego è una città completamente diversa da Los Angeles, pur appartenendo allo stesso tratto di costa, e pur essendo inserita nelle stesso contesto climatico ed ambientale del Southern California (cielo, mare, onde, sole, palme, luce accecante).

E’ una città molto più contenuta, dall’architettura moderna e ordinata, con una grande e fascinosa marina, ed alle spalle un colorato ed animatissimo quartiere centrale, da visitare a piedi, pieno di locali e perfetto per la nightlife, chiamato Gaslamp Quarter.

Il tutto contornato da spettacolari spiagge di sabbia dorata e sottile, sia fuori (La Jolla, Torrey Pines State Reserve), che dentro il contesto cittadino (Coronado).

Premetto che abbiamo la grandissima fortuna di ricevere indicazioni precise e dettagliatissime sulla città da un amico americano, originario proprio di San Diego, che non finirò mai di ringraziare, che ha perfettamente compreso le nostre esigenze di viaggiatori innamorati degli Stati Uniti, desiderosi di conoscere tutto il possibile in poco tempo.

Embarcadero

Come in tutte le città di mare, la prima cosa che colpisce di San Diego è la zona della marina, fulcro della città.

La zona del porto è divisa in due aree, una più turistica, l’altra più commerciale.

Nella parte turistica, chiamata Embarcadero, si trovano negozi, un lungo molo dove passeggiare godendosi la vista della baia contornata dal profilo dei grattacieli, con le barche all’ormeggio e le vele di passaggio, e spazi verdi, dove correre, rilassarsi, fare sport.

Da non perdere, proprio accanto alle piccole imbarcazioni che si riflettono nell’acqua attraccate lungo il molo, è il USS Midway Museum (910, N Harbor Drive), nave portaerei della marina americana trasformata in un museo, che si può visitare all’interno.

Abbiamo la fortuna di assistere ad una bellissima e supercaratteristica parata (direi di fine anno) localizzata tra il centro e l’area portuale, proprio in prossimità dell’Embarcadero, con tanto di cheerleader, enormi maschere gonfiabili, bande (più di una) con divise rosso fuoco e strumenti di ottone luccicanti sotto il sole, carri allegorici, e bandiere americane che sventolano ovunque.

In pratica, una full immersion di atmosfera USA doc, con i grattacieli che si specchiavano nella baia e le navi attraccate sullo sfondo.

Gaslamp Quarter

Il Gaslamp Quarter è un gradevole quartiere alle spalle della Marina, tranquillo e cool, perfetto per la nightlife, pieno di locali e localini dove fermarsi per alloggiare (molti dei principali alberghi si trovano proprio lì), mangiare, bere, ballare, sentire musica dal vivo, prendere l’aperitivo o godersi la vista della città da qualche rooftop.

Anche se non è un quartiere prettamente pedonale, si gira benissimo a piedi (anche con décolleté con il tacco, alle quali, chi mi segue, ormai sa che non rinuncio mai, tranne che sul Grand Canyon e nella Death Valley), ed è un piacere anche solo passeggiare e curiosare tra i locali, mettendo la testa dentro per scegliere dove fermarsi.

Non c’è che l’imbarazzo della scelta, tra carne, pesce, verdure, ristoranti stranieri di tutti i tipi, compresi quelli italiani, che negli USA non mancano mai e, ovviamente ottima cucina messicana (il confine dista meno di venti miglia).

Noi optiamo per lobster della California, dalle dimensioni notevoli rispetto alle aragoste cui siamo abituati dalle nostre parti (Water Grill, 615 J Street, Gaslamp Quarter); se scegliete la spiny lobster, però, occhio al peso, per non lasciarci una fortuna.

In uno stesso giorno, si possono quindi facilmente visitare sia la zona del porto (by day), sia il Gaslamp Quarter (by night), riuscendo a cogliere il meglio di entrambi.

La Jolla

Imperdibili le spiagge a nord di San Diego, in particolare La Jolla e Torrey Pines State Reserve.

Mi sono sempre stupita del fatto che ogni località di mare, in qualunque parte del mondo, è diversa da tutte le altre e riconoscibile a prima vista.

Non so dire perché, in fondo il mare è mare, la spiaggia è spiaggia e le onde sono onde, ma ogni mare è diverso dall’altro e l’Oceano pacifico è diverso dall’Oceano atlantico.

E’ l’insieme della luce, dei colori, dell’aria, che si mescolano tra loro in maniera differente, mai uguale a se stessa, ma è anche, specialmente per posti come questo, l’insieme dei libri che hai letto, delle canzoni che hai sentito, dei film che hai visto.

Quindi, anche se non so dire perché, ma, dopo averle viste, riconoscerei le spiagge della California (come quelle della Grecia, o del Brasile, o dei Caraibi, tanto per dire), tra mille, senza esitare.

Le spiagge a Nord di San Diego possiedono, in particolare, quella sensazione di libertà, di avventura, di entusiasmo, che si percepisce in un attimo, al primo contatto, e che incarna tutto il fascino della West Coast.

Vale la pena dedicare una giornata a visitare entrambe le località.

Coronado

Coronado è una penisola, collegata al centro di San Diego da un ponte (Coronado Bridge) che attraversa la baia, da percorrere in macchina, dove si trovano bellissime spiagge di sabbia finissima, numerosi negozi e ristoranti lungo la strada principale (Orange Avenue), ed un famoso e fascinoso Hotel vintage dei primi del novecento, in stile vittoriano, (Hotel del Coronado), conosciuto, tra l’altro, per avere fatto da set ad alcune scene di “A qualcuno piace caldo” con Jack Lemmon e Marilyn Monroe.

Vale la pena fare un salto nella penisola di Coronado (magari fermandosi a pranzare), anche solo per la vista panoramica della città e del porto, che si gode dalla macchina attraversando il ponte.

Tornado indietro da Coronado verso downtown, volendo, si può fare una deviazione per visitare Old Town San Diego, una sorta di piccolo villaggio che sorge sul nucleo originario della città, con locande e abitazioni in stile far west.

Ed ecco qui, in poche parole, quel che ci ha conquistato di San Diego durante la nostra breve visita, prima di ripartire (questa volta in aereo) per la nostra tappa numero tre, vale a dire Las Vegas.

Vi è piaciuto esplorare San Diego con me?

Il racconto continua; per leggere il segito su Las Vegas cliccate qui.