Ho pensato di descrivere la Corsica in cinque scatti perché mi è sembrato un buon sistema per riassumere tutte le sensazioni provate durante un veloce passaggio.
Un po’ Liguria (per le montagne a strapiombo sul mare) un po’ Sardegna (per le sfumature turchesi del mare e per le spiagge bianchissime), un po’ Costa Azzurra (per la conformazione dei porticcioli e dei paesini), ma, nel complesso, unica e uguale solo a se stessa.
Costa occidentale da Calvi a Porto
Ile Rousse, Galeria, Girolata, Porto

Il tratto di strada panoramica che da Calvi scende fino a Porto, da solo, vale il viaggio.
E’ una strada costiera dall’atmosfera selvaggia a strapiombo sul mare, che in alcuni punti si allontana dalla costa e attraversa brevi tratti montuosi nell’interno, consentendo di tagliare qualche curva, per poi riaffacciarsi all’improvviso sul mare, di un blu intensissimo.
Dopo aver lasciato Calvi, il primo pezzo di strada costeggia il lato nord dell’isola e attraversa Ile Rousse, incantevole paesino della costa.
Ma il tratto che toglie il fiato è quello che inizia subito dopo Galeria e arriva fino a Porto.
La strada (tutta a curve) è stretta tra le rocce di un colore rosso scuro, sul lato monte, e il dirupo a strapiombo sul mare, sul lato opposto; non ci sono paesi, non ci sono costruzioni, non ci sono troppe tracce dell’uomo; solo natura incontaminata di rara bellezza.
A metà strada un sentiero conduce ad una delle località più particolari di tutta la Corsica, ovvero Girolata, raggiungibile solo attraverso un sentiero escursionistico di circa due ore, oppure via mare.
Ogni tanto, durante il viaggio in auto verso Porto, si incontrano piccole locande, perfettamente mimetizzate nel contesto circostante, dove si possono assaggiare specialità corse, tipo omelette con brocciu (formaggio tipico corso) e menta.
Si tratta quasi sempre di posti piccoli, piuttosto spartani, ma dotati di terrazza panoramica a strapiombo sul mare, sulle rocce, sulla macchia mediterranea.
Costa occidentale da Calvi a Propriano
Les Calanques di Piana, Cargese, Propriano

Molto bello anche questo tratto di strada.
Nella prima parte ci sono Les Calanques di Piana, formazioni rocciose a strapiombo sul mare che ricordano le scogliere della Bretagna (tipo i dintorni di Cap Frehel).
La strada diventa ancora più stretta e ancora più a precipizio, e le rocce incombono dalla montagna.
Non si sa dove guardare e ad ogni curva viene il desiderio di fermarsi per scattare fotografie.
Il secondo tratto è meno scosceso, scende in basso, a bordo mare, ma poiché la tarda passa per lunghi tratti accanto alla spiaggia, la strada resta comunque molto panoramica (volendo, ci si può fermare a fare un bagno).
Porto Vecchio
A mio giudizio, uno dei porticcioli più carini dell’isola.
E’ il classico porticciolo turistico in stile francese, che ricorda moltissimo le località della Costa Azzurra.
Si divide in due parti: la città vecchia, con stradine e negozietti, boulangerie con croissant freschi, baguette e vista panoramica.
In basso, il porticciolo turistico vero e proprio, con le barche a vela e gli yacht bianchissimi attraccati un dietro l’altro lungo il molo e i ristorantini di pesce proprio di fronte, lungo la passeggiata.
Molto carino Le Bistrot, con terrazza alberata e padellata di gamberi.
Occhio che per dormire non è semplicissimo trovare posto in Corsica in alta stagione, meglio prenotare per tempo.
Costa orientale da Porto Vecchio a Bonifacio
Palombaggia, Santa Giulia

Nella parte bassa della costa orientale della Corsica, che va da Porto Vecchio a Bonifacio, si concentrano le spiagge più belle (o quanto meno, le più famose) di tutta la Corsica, che ricordano moltissimo quelle della Sardegna per i colori del mare e la sabbia bianchissima.
E’ un tratto di soli trenta chilometri, ma con la più alta concentrazione di sfumature di azzurro di tutta l’isola.
Probabilmente, il modo migliore per visitarle, dato l’inevitabile affollamento, è quello dal mare, in modo da raggiungere tutte le calette più sperdute, dove la tarda carrabile non arriva.
Possibilmente con a bordo una scorta di birra locale (birra Pietra), buonissima (sa di castagna), cui è dedicata la foto.
Bonifacio

Bonifacio, nell’estremo sud, è senza dubbio il posto più coreografico (e ventoso) di tutta la Corsica.
La città vecchia è arroccata tra le mura in cima ad inconfondibili scogliere bianche e frastagliate che non hanno nulla da invidiare a quelle di Dover.
All’interno delle mura c’è un dedalo di vialetti traboccanti di localini per mangiare e piccoli negozi di artigianato locale.
Nella marina, da cui partono i traghetti per la Sardegna, c’è il tranquillo via vai delle barche a vela che si infilano tra le scogliere per raggiungere il molo, e che intrattengono i turisti in attesa della traversata.
Tutto molto, molto suggestivo.
Ciò che colpisce, alla fine, di quest’isola, perché difficile da ritrovare altrove, è la varietà degli scenari naturali, così particolari e così diversi tra loro, e tutti riuniti in così pochi chilometri.
Ti è piaciuto girare la Corsica con me?
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